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ME A SOM N'ARTISTA

Uomo sincero, uomo coerente al suo sentire e alle sue poche parole dette, questo era Antonio Ligabue. 
Il pittore di Gualtieri era una creatura diversa dai tanti che sanno solo rovesciar abbondanze di suoni e “letame” senza donare nulla di sé. 
Ligabue era schietto. 
Ligabue era un grande scultore e un originale pittore di fine talento, è stato definito il pittore della natura e degli animali. 

Se non ci sono animali in un quadro, il quadro non è serio, diceva. 

Ligabue amava tutte le creature che gli abitavano intorno, piangeva per loro, rannicchiato e solo, in riva al Po, quando durante i mesi della caccia queste creature perdevan la vita per 
la greve superbia biolca degli uomini, dei soliti “pochi” uomini.

So che Danny Bignotti, attore di coraggio, con il quale attraverso questo viaggio attorno alle pianure di Ligabue, ama e vive toccato dalla grazia e dalla delicatezza di questo emarginato del Po, ed è una fortuna di pochi poter lavorare con lui per la creazione di questo atto teatrale poetico e umano.

 

Giacomo Andrico

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Rassegna stampa

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